“Giovedì mattina 6 marzo, all’Omnicomprensivo “G.Marcelli” ha preso la scena la musica. 

Perché la musica in un istituto superiore non a indirizzo musicale? 

Perché la musica è comunicazione allo stato puro, linguaggio universale. Comunicazione delle emozioni e non solo. 

L’incontro con protagonisti di rilievo del mondo lavorativo e imprenditoriale è da anni ormai una consuetudine consolidata e sicuramente uno dei punti di forza del nostro Istituto Scolastico, che da un confronto incessante e continuativo con la realtà lavorativa trae la sua principale ragion d’essere. 

Questa mattina però, nell’Aula Magna del nostro Istituto, si è svolto un incontro a suo modo particolare, quello con Roberto Tiezzi. Professione: musicista. Roberto Tiezzi, da anni, è bassista stabile della band che accompagna Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, nelle sue tournée in giro per il mondo. Ha acquisito un’esperienza che ha voluto donare sottoforma di racconto ai nostri ragazzi. Roberto, con il modo cordiale che lo caratterizza, la sua umiltà e la sua estrema disponibilità, ha coinvolto la platea di ragazzi raccontando quella che da una passione è diventata una professione. 

Ha svelato i retroscena dell’industria musicale, di quello che potrebbe apparire un mondo dorato, ma che cela, invece notevoli criticità e percorsi a volte tortuosi e complicati. 

Ha raccontato gli aspetti pratici della professione del musicista. 

La musica, che è forse il principale mezzo per comunicare le emozioni è quindi anche e soprattutto una dura professione. Ma la passione, che è il motore alla base dell’ottenimento di ogni tipo di risultato, è stata per lui la guida. 

Ha parlato dei suoi inizi e di come in realtà, come molte volte accade nella vita, l’incontro con la musica e con quello che sarebbe diventato poi il suo mestiere è accaduto per caso. 

Un incontro, come spesso avviene, accaduto in ambienti informali, come quello di un gruppo di amici. 

Caso o destino che sia, la guida di una passione vera è quella che l’ha resa possibile, per ricordare ai ragazzi che seguivano particolarmente interessati le sue parole, che non è mai troppo tardi per inseguire i proprio sogni e avere l’opportunità di coronarli. I ragazzi hanno risposto con attenzione, interesse e notevole curiosità manifestata con domande ben circostanziate, per capire come si possa entrare dentro un mondo apparentemente così lontano e per certi versi misterioso.  

Durante l’incontro, Roberto Tiezzi ha illustrato le caratteristiche del suo strumento, il basso, e ha suonato, accompagnato da due docenti del nostro istituto, alla chitarra elettrica e alla voce, che coltivano l’interesse per la musica, per hobby o per formazione e professione. Raccontando i suoi inizi ha sottolineato come, nel suo caso, i maestri di musica che ha incontrato all’inizio in realtà, per colpa di un modo d’insegnare conservatore e privo di una vera passione, stessero rischiando di spegnere quello che era il suo interesse per la musica. 

La musica è passione. 

La musica è emozione. 

E questo, per certi versi è stato un monito anche per i docenti presenti. 

Perché l’unico modo di insegnare efficace è quello che riesca a trasmettere la passione che lo stesso docente dovrebbe avere per ciò che insegna. Che assecondi le inclinazioni degli studenti e ne valorizzi le peculiarità, avendo sempre cura di tenere vivo l’interesse. 

L’unico modo efficace di insegnare è, in buona sostanza, quello che riesca a emozionare. Perché è attraverso l’emozione che impariamo davvero qualcosa, e non come qualcosa calato dall’altro o semplicemente una nozione trasmessa da altri, ma come qualcosa che nasca da dentro di noi. Qualcosa che metta radici e dia i suoi frutti. Qualcosa che sia destinato a rimanere, come crescita e come rapporto umano tra docente e studente. La musica come emozione e quindi come metafora dell’insegnamento.”